Anche un hub aereo nel maxi-piano di investimento negli Usa di Cma Cgm
Il gruppo francese ha annunciato un piano da 20 miliardi di dollari che include anche l’acquisto di cinque nuovi Boeing 777F

Cma Cgm investirà nei prossimi 4 anni circa 20 miliardi di dollari negli Stati Uniti, una parte dei quali destinati alla realizzazione di un hub aereo per le merci a Chicago e all’acquisto di cinque nuovi Boeing 777F.
Dopo aver firmato una maxicommessa in Cina che sembrava quasi una sfida alle misure ventilate dagli Usa per affossare la navalmeccanica di Pechino e rilanciare la propria, il liner francese, appena assurto al secondo posto della classifica mondiale, ha rassicurato la Casa Bianca con una visita del patron Rodolph Saadè al presidente americano Donald Trump.
L’investimento creerebbe 10.000 posti di lavoro secondo il tycoon francolibanese, e includerebbe l’ampliamento dei terminal container, la costruzione di un hub per il trasporto aereo di merci a Chicago, l’acquisto di cinque nuovi Boeing 777 cargo e la triplicazione del numero di navi battenti bandiera statunitense gestite dalla sussidiaria American President Lines (da 10 a 30 unità). Saadé ha detto inoltre a Trump che nelle prossime settimane verrà fatto un annuncio sulla costruzione di navi da costruirsi negli Stati Uniti.
“È molto importante perché riguarda lo shipping. Siamo stati fermi per molti anni. Non abbiamo fatto niente, prima costruivamo una nave al giorno” ha commentato Trump, anticipando l’intenzione di dettagliare la prossima settimana un nuovo programma governativo per la costruzione navale, con la probabile penalizzazione del tonnellaggio costruito in Cina”.
“Se la proposta dell’US Trade Rapresentative andrà avanti, è probabile che creerà notevoli sconvolgimenti nel mercato globale delle spedizioni marittime, in particolare nei segmenti delle petroliere e delle navi portacontainer, portando a tariffe di trasporto più elevate, che potrebbero alimentare l’inflazione e aumentare i costi logistici per le aziende statunitensi” ha osservato Xclusiv Shipbrokers in un recente rapporto: “Molti armatori potrebbero evitare del tutto i porti statunitensi per aggirare i costi aggiuntivi, portando potenzialmente a uno squilibrio tra domanda e offerta di navi. Ciò potrebbe mettere a dura prova la capacità di spedizione globale e comportare costi più elevati per il commercio statunitense, minando gli obiettivi del governo statunitense di aumentare la produzione nazionale e rafforzare le esportazioni”.
Cma Cgm aprirà inoltre un nuovo centro di ricerca e sviluppo logistico a Boston, focalizzato su soluzioni avanzate di robotica e automazione.
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