De Luca sogna un futuro nel cargo per l’aeroporto militare di Grazzanise
Chiesta al Mit l’attivazione di un tavolo tecnico per valutarne l’inserimento nel Piano Nazionale Aeroporti

Anche l’aeroporto di Grazzanise, in provincia di Caserta, si aggiunge alla lista degli scali italiani minori che mirano a un futuro nel cargo, in questo caso anche con l’auspicio di un riconoscimento istituzionale di tale funzione.
Lo conferma una nota ufficiale della Regione Campania, in cui si legge che il Presidente Vincenzo De Luca ha scritto al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini affinché consideri l’attivazione di un tavolo tecnico congiunto per valutare appunto il suo inserimento quale scalo merci nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto da Enac. Attualmente l’aeroporto salernitano, come ammesso dallo stesso ente, è “utilizzato esclusivamente per il traffico aeroportuale militare”
“L’aeroporto di Grazzanise, autorizzato al traffico civile dal 2004, potrebbe infatti rappresentare, se dedicato al traffico di merci, il giusto completamento del sistema aeroportuale campano” si legge nel comunicato dell’ente. A favore di questa evoluzione si era già espresso in precedenza il consiglio regionale.
Lo scalo militare di Grazzanise ‘Carlo Romagnoli’, realizzato negli anni ’60, secondo quanto riportato da La Nuova Irpinia, è aperto e autorizzato al traffico civile dal novembre 2004. Nel 2013 venne però escluso dal Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale. Tra il 2011 e il 2012 è stata realizzata al suo interno una pista semi preparata in terra battuta, parallela a quella già presente in cemento/asfalto, da parte del Genio Aeronautico, abilitata all’addestramento agli atterraggi e decolli sia degli equipaggi di C-27J Spartan e C130J, sia delle forze speciali.
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