Domanda in aumento (+6%) ma noli in calo (-4%) a maggio per le spedizioni aeree globali
Secondo Xeneta le tariffe di spedizione iniziano a riflettere l’incertezza sugli scambi commerciali, registrando il primo declino da aprile 2024

Le spedizioni aeree globali hanno continuato a crescere a maggio (+6% anno su anno), ma l’incertezza sulle relazioni commerciali ha infine spinto verso il basso i noli.
Lo riporta l’ultima analisi di mercato di Xeneta, evidenziando che la tregua delle tariffe varata a metà del mese dal presidente Usa Donald Trump “è arrivata troppo tardi per invertire l’indebolimento” dei costi delle spedizioni, che quindi nel mese risultano scesi del 4% su base annua a una media di 2,44 dollari/kg, “il primo calo da aprile 2024”.La tendenza, ha spiegato Niall van de Wouw, responsabile Airfreight Officer della società di analisi, è comunque anche frutto della riduzione dei costi del carburante, scesi di quasi il 20% su base annua.
Nel mese inoltre la capacità globale è cresciuta ma solo del 2%, grazie all’aumento dei voli passeggeri nella stagione estiva; il load factor dinamico globale è quindi rimasto al 57%, stabile per il quinto mese consecutivo.
“I fondamentali di mercato tengono, ma il calo dei noli riflette probabilmente prospettive in declino e preoccupazioni, soprattutto tra le compagnie aeree, su ciò che accadrà quando il commercio internazionale sarà più stabile e ci sarà meno richiesta di cargo aereo” ha evidenziato l’analista. L’incertezza, insomma, ha temporaneamente favorito le spedizioni aeree ma questa secondo Xeneta non è e non può essere una tendenza sostenibile. In altre parole, la maggiore trasparenza e chiarezza di mercato che si avranno quando i dazi Usa entreranno infine in vigore “non favoriranno il settore aereo”. Secondo Xeneta, questa instabilità porterà le compagnie a cercare di mantenere i volumi, anche “pagando qualcosa in più”, ovvero accettando livelli di prezzo inferiori, per garantirsi la sicurezza dei volumi.
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