Fedespedi punta l’attenzione sul lavoro e rinnova la fiducia a Pitto
Nell’assemblea pubblica annuale la Federazione ha evidenziato come l’aumento dell’export si accompagni in Italia alla crescita occupazionale

La crescita del commercio estero in Italia si sta accompagnando all’aumento del numero di dipendenti del settore delle spedizioni, che dal 2015 ad oggi ha registrato un incremento del 16,8%, con circa 60 mila lavoratori attualmente attivi.
Altri 4.000 sono le posizioni ancora aperte nel settore, secondo i principali motori di ricerca.
Lo riportano le ultime analisi del Centro Studi di Fedespedi, presentate nel corso dell’Assemblea Pubblica 2025 della federazione che si è svolta oggi a Milano, dal titolo “Persone al centro. Lavoro, innovazione e cambiamento organizzativo”, nel quale è stato anche rinnovato il mandato al presidente Alessandro Pitto per il triennio 2025 – 2028.
Lo studio ha puntato l’attenzione sulla crescita dell’export dell’ Italia, con un peso del 2,8% su quello globale. Sul Pil nazionale il contributo di export e import è aumentato significativamente, passando dal 45,8% del 2014 al 65,2% del 2024, con un incremento medio annuo del 4,6% a raggiungere un valore di 623.509 milioni di euro.
Durante la giornata è stato presentato anche il Manifesto degli spedizionieri internazionali, frutto di un lavoro a cui hanno partecipato le aziende della federazione coinvolte nelle commissioni di lavori dell’Hr Development e Labour Relations Advisory Body, e che ha ricevuto il supporto di Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, e di Rossella Riccò, responsabile area studi e ricerche di Odm Consulting.
“Siamo in un momento storico in cui il commercio internazionale, che gioca un ruolo così centrale per l’economia mondiale, è soggetto a forti stress e oscillazioni continue a causa delle tensioni a livello globale” ha dichiarato Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi. “Un esempio su tutti è il recente andamento dell’import statunitense che nel primo trimestre del 2025 è cresciuto del 26% e nel mese di aprile ha registrato invece una riduzione del 20,4%”. In questo scenario sempre più complesso e imprevedibile, una delle sfide maggiori per il settore “è quella di saper attrarre talenti e valorizzare nuove competenze” ha evidenziato Pitto, che ha poi rilevato come Fedespedi” creda molto nella valorizzazione dei dipendenti”, chiave nel fornire “un servizio artigianale e su misura per clienti” e per “rendere le aziende più resilienti e competitive”.
Tornando sul Manifesto, Guglielmo Davide Tassone, Vicepresidente della federazione con delega allo Sviluppo delle Risorse Umane ha spiegato che questo “nasce con l’obiettivo di mettere a fuoco l’identità delle imprese del nostro settore, evidenziando in particolare i valori che riteniamo fondamentali. Persone al centro, benessere, internazionalità, innovazione e sviluppo sono le parole chiave che riteniamo debbano orientare il nostro lavoro e che caratterizzano la storicità del tessuto imprenditoriale del settore (oltre il 30% delle aziende associate a Fedespedi ha oltre 40 anni di attività”.
Durante l’assemblea è stata rappresentata anche una fotografia occupazionale del settore di spedizioni e logistica a livello nazionale. I 60.000 lavoratori del settore si concentrano principalmente al nord e il 51% in particolare nelle regioni in Liguria, Piemonte, Valle D’Aosta e Lombardia. Il 60% dei dipendenti ha un’età compresa tra i 40 e 59 anni e, in generale, si registra un’alta stabilità occupazionale: il 97% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato.
Il settore si distingue inoltre per una quota di dipendenti donne del 43,7%, in linea con il dato nazionale ma superiore ad altri comparti dell’ambito Logistica e Trasporti. Elevata anche l’occupabilità considerato che il 93,8% dei diplomati negli istituti tecnici superiori logistici trova un impiego entro un anno dal diploma, contro l’87% degli altri Its. Nello specifico le figure professionali più richieste sono quelle di Operations Officer Export/Import Mare-Aereo (ovvero chi si occupa della gestione completa delle spedizioni, dall’emissione di documenti (B/L, AWB) al contatto con clienti, compagnie e dogane; in Area Sales (responsabili dello sviluppo del portafoglio clienti, delle offerte di spedizione, dei preventivi internazionali e della gestione dei contratti).
Le competenze più ricercate sono quelle linguistiche (inglese fluente e una seconda lingua come lo spagnolo, il tedesco, il francese o il cinese per mercati specifici), quindi quelle digitali, tecnico-normative, oltre a soft skills come il problem solving, la capacità organizzativa, la gestione dello stress, l’orientamento al cliente e la capacità di lavorare in team.
Come accennato, durante la giornata è stato anche confermato per altri tre anni l’incarico di presidente di Fedespedi ad Alessandro Pitto, durante l’assemblea privata della federazione. In un discorso Pitto ha ricordato il “grande lavoro di consolidamento” verso stakeholders interni ed esterni, compreso il rafforzamento del posizionamento verso gli interlocutori istituzionali e le articolazioni del sistema associativo che si è avuto durante il primo mandato.
Nell’occasione sono inoltre stati eletti anche i nuovi membri di consiglio direttivo, collegio dei revisori e collegio dei probiviri.
Nel dettaglio, nel Consiglio Direttivo sono stati eletti Andreetto Michele, Arduini Alice, Bartoli Mario, Brighenti Andrea, Calamarà Marcello, Dari Gloria, Fumagalli Andrea, Laghezza Alessandro, Medico Marco, Patrone Andrea, Saponaro Marcello, Schisano Debora, Somma
Matteo, Trojani Luigi. Tra i nuovi eletti nel Collegio dei Revisori dei Conti figurano invece Di Batte Nicola, Saglimbeni Giancarlo, Scarsi Valerio, mentre il rinnovato Collegio dei Probiviri comprende de Crescenzo Domenico, Poggi Longostrevi Claudio e Spallarossa Luca Elio.
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