“La Turchia sta diventando un nuovo perno dei trasporti terra-cielo fra Cina ed Europa”
Arduini (Alix International) illustra una nuova soluzione combinata per traffici dal Far East che mostra il ruolo crescente assunto dal paese nello scenario mondiale

Le criticità – vecchie e più recenti – che si osservano sui servizi ferroviari merci dalla Cina all’Europa, in particolare via Russia, stanno facendo emergere soluzioni nuove, in cui il treno può essere sostituito dal trasporto stradale e in cui assume un ruolo di primo piano la Turchia.
Di questa possibilità ha parlato, nel corso del terzo forum di AIR CARGO ITALY andato in scena oggi a Malpensa, Alice Arduini, titolare della casa di spedizioni Alix International.
Memore delle recenti difficoltà affrontate da un ‘suo’ container che viaggiava da est via treno (fermato in Russia dopo l’entrata in vigore di nuove limitazioni ai transiti nel paese, e sbloccato da poche settimane), l’imprenditrice ha illustrato alla platea una inedita soluzione di trasporto combinato camion + aereo, promossa recentemente dagli operatori cinesi, che promette transit time competitivi (tra i 13 e 18 giorno fino alle destinazioni finali in Europa) e una relativa stabilità dei prezzi nel corso dell’anno.
Nello specifico, la proposta prevede che le merci siano raccolte a Xi’an e da lì trasportate via camion fino a Tashqent. Nella città uzbeka i carichi viaggiano poi su aerei di Turkish Airlines fino agli scali di destinazione finale, via l’hub di Istanbul del vettore, evitando quindi in toto il transito nel territorio russo. “I ritardi nelle connessioni via mare causati dal blocco del Mar Rosso, che inizialmente erano stati stimati in 12-15 giorni, nei mesi successivi si sono rivelati ben più alti. L’Italia, che da Suez era una delle prime destinazioni toccate, si è ritrovata a essere il fanalino di coda dei collegamenti via mare, pagando il cumulo dei ritardi” ha ricordato Arduini. “Per rispettare i tempi delle supply chain, alcune commodity hanno utilizzato il via treno, passando dalla Russia e prendendosi un rischio”. Secondo la titolare di Alix International, le criticità del via treno sono però anche altre, al di là di quelle più specificamente di origine per così dire geopolitica. “Non esiste una vera tracciabilità dei carichi, le piattaforme non la garantiscono davvero. Questa è offerta davvero solo dalla via aerea”.
Inoltre secondo Arduini altre rotte soffrono problemi diversi: “Il corridoio ferrovia più mare che prevede il traghettamento attraverso il Mar Caspio subisce interruzioni legate alle condizioni atmosferiche”, criticità che invece non si avrebbero, appunto, con la nuova soluzione che impiega il trasporto aereo di Turkish Airlines.
Un servizio che a suo dire però è anche paradigmatico del ruolo di hub che la Turchia – come l’Italia diventata una destinazione di seconda fila dei traffici via mare con il blocco del Mar Rosso, ma capace di maggiore intraprendenza – sta cercando di ritagliarsi nel panorama logistico mondiale in questa fase storica.
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