Possibile trasferimento di traffici e-commerce di origine cinese dagli Usa all’Europa
Lo prevede Flexport a seguito dell’introduzione nel paese nordamericano della rimozione dell’esenzione dal regime de minimis per pacco dal valore inferiore agli 800 dollari, ora sospesa da Donald Trump

Parte dei traffici e-commerce dalla Cina agli Usa che verrebbero meno con la rimozione dell’esenzione dal regime de minimis (voluta dal presidente Donald Trump ma al momento sospesa) potrebbero riversarsi sull’Europa.
Lo ha evidenziato Milena Milenkovic, regional airfreight manager per il Benelux di Flexport, secondo quanto riportato da AirCargoNews. Per l’analista, le aziende del commercio elettronico potrebbero puntare sul Vecchio Continente e quindi riconfigurare alcune rotte, ed è possibile che anche i centri produttivi si muovano nel tentativo di aggirare lo stesso divieto. Secondo il presidente di Flexport Sanne Manders, oltre che in Europa i flussi potrebbero dirigersi verso Africa ed America Latina, aree dove pure si riverserà gran parte della capacità di trasporto aereo. Manders ha anche evidenziato che la rimozione dell’esenzione del regime de minimis avrà impatto non solo sulle aziende di e-commerce cinesi, ma anche su quelle statunitensi ed europee che si riforniscono in Cina.
La decisione di rimuovere l’esenzione dal regime de minimis, che permetteva ai pacchi del valore inferiore agli 800 dollari di fare il loro ingresso negli Usa senza costi doganali, era stata adottata dal presidente Usa Donald Trump nei giorni scorsi ma messa poi ‘in pausa’ dallo stesso venerdì scorso per evitare il crearsi di colli di bottiglia e dare tempo al Dipartimento del Commercio di organizzarsi per la raccolta dei dazi, dopo che la sua introduzione aveva creato criticità per le ispezioni doganali e i servizi di consegna e convinto la Usps, ovvero le poste del paese, a smettere temporaneamente di accettare nuovi pacchi provenienti dalla Cina. Attualmente quest’ultima sta lavorando con la Customs and Border Protection (Cbp) all’implementazione di un nuovo meccanismo di raccolta dei dazi che non crei citicità alle operazioni. A essere interessati da questa novità saranno infatti circa 1 miliardo di pacchi all’anno.
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