Ecco le linee guida del ministro Toninelli in materia di trasporto aereo
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, in settimana ha spiegato nel corso di un’audizione al Senato e il giorno successivo alla Camera quali sono le linee programmatiche che il suo dicastero seguirà nel corso della legislatura in materia di trasporti. Per quanto riguarda il trasporto aereo un primo cenno c’è stato in […]
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, in settimana ha spiegato nel corso di un’audizione al Senato e il giorno successivo alla Camera quali sono le linee programmatiche che il suo dicastero seguirà nel corso della legislatura in materia di trasporti.
Per quanto riguarda il trasporto aereo un primo cenno c’è stato in un passaggio riguardante la mobilità sostenibile: “Abbiamo predisposto un disegno di legge sulla mobilità sostenibile che punta a sostituire gli automezzi e le attrezzature alimentati con motori endotermici con automezzi e attrezzature a trazione elettrica, negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia” ha detto il ministro, aggiungendo che “faremo in modo che il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici assicuri una copertura capillare su tutto il territorio nazionale”.
A proposito invece di aeroporti Toninelli ha detto: “Anche nel settore del trasporto aereo con il mio Ministero vogliamo ribaltare l’ottica tradizionale incentrata sulle infrastrutture e sugli investimenti a prescindere dalle reali esigenze dell’utenza e dei territori. Il mio interesse è quello di migliorare la connettività innanzitutto delle aree remote e disagiate del Paese, da sempre messe in secondo piano rispetto ai territori economicamente più forti e maggiormente serviti da collegamenti aerei interconnessi con le altre modalità di trasporto. Pertanto, intendo promuovere una nuova visione, per la realizzazione di una rete della mobilità aerea che garantisca uguaglianza di diritti e opportunità ai cittadini e alle imprese su tutto il territorio nazionale, privilegiando le aree periferiche e indirizzando gli investimenti alla riduzione delle sperequazioni attualmente esistenti”.
Poi, sempre nel passaggio dedicato agli aeroporti, ha aggiunto: “Garantire infrastrutture e servizi aerei efficienti alle collettività dei territori ‘minori’ sarà una priorità di questo Governo. In particolare, è nostro intendimento assicurare una corretta competizione dei vettori che operano negli aeroporti nazionali, senza tutelare situazioni di monopolio di fatto che lasciano i passeggeri in balia di disservizi e di mancanza di tutele sia nella riprotezione dei viaggi, che nelle necessarie informazioni in caso di scioperi”.
Il ministro ha fatto cenno anche ai servizi di handling negli aeroporti e al cargo dicendo: “Un altro settore dove ritengo sia prioritario intervenire è quello dei servizi di handling o assistenza a terra negli aeroporti. La scarsa qualità di tali servizi ha tra le sue cause un mercato frammentato, con una pluralità di operatori che utilizzano spesso soggetti terzi per la prestazione dei servizi e che sfruttano manodopera priva di qualificazione a basso costo. Naturalmente siamo anche interessati a favorire la connessione intermodale per rendere più facile l’accesso ai fruitori del trasporto aereo e a incentivare il trasporto merci per via aerea, ad alta deperibilità o ad alto valore aggiunto, attraverso lo sviluppo di reti logistiche dedicate”.
Infine, in materia di trasporto aereo, un capitolo era dedicato ad Alitalia per la quale si profila un altro salvataggio e rilancio pubblico: “Con riferimento ad Alitalia siamo convinti che non vada semplicemente salvata in un’ottica di mera sopravvivenza economica bensì rilanciata, nell’ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo con il 51% in capo all’Italia e con un partner industriale in grado di farla volare. Sono in corso da parte di questo Governo le interlocuzioni necessarie con tutti i player internazionali per assicurare un futuro a questa azienda, per tutelare al meglio le esigenze dei lavoratori e del gruppo. Vogliamo un risanamento di Alitalia, con l’eliminazione di tutti gli sprechi che ne hanno determinato la crisi. Vogliamo che la futura ‘governance’ garantisca la realizzazione di un Piano industriale che sappia cogliere tutte le opportunità offerte dalle rotte internazionali non solo tradizionali ma anche verso nuove destinazioni”.