Bene le spedizioni aeree globali a ottobre (+4%) ma preoccupa la tratta transatlantica
I prossimi mesi, secondo Xeneta, saranno favorevoli per i caricatori, a patto però che riescano a vendere i loro prodotti
Anche a ottobre l’andamento delle spedizioni aeree globali è stato positivo, con volumi in aumento del 4% anno su anno (nonostante il venir meno della spinta del frontloading), al fianco di un parallelo incremento della capacità del 5%.
Il 2025, ha confermato quindi Niall van de Wouw, Chief Airfreight Officer di Xeneta, si appresta a chiudere con una crescita del 3-4%, come ipotizzato dagli analisti nelle scorse settimane, in un contesto che favorirà maggiormente i caricatori, ancora “più di quanto visto negli anni scorsi”.
A preoccupare il settore, in questo quadro, sono però ora le flessioni osservate sulla tratta Europa – Nord America, in contrazione del 6% nel mese benché non direttamente toccata dalle guerre commerciali in corso, e sulla quale si è riscontrato a ottobre un aumento di solo il 4% dei noli, dopo che questi nella prima parte del 2025 si erano mostrati superiori del 25% a quelli di un anno prima.
“I numeri indicano una performance più solida del previsto. Il consenso generale, tuttavia, è che il mercato stia rallentando — non però così rapidamente come ci si aspettava — e una flessione del -6% dei volumi sul mercato transatlantico, una delle principali rotte commerciali, è un segnale preoccupante”, ha dichiarato.
Complessivamente a ottobre, ha rilevato ancora l’analisi, si è anche osservato il sesto calo consecutivo dei noli spot, scesi del 3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno a quota 2,58 dollari per kg, mentre i prezzi fissati nei contratti di durata superiore al mese sono calati ancora di più, ovvero dell’8%, a 2,32 dollari per kg.
Tra i fenomeni riscontrati recentemente, Xeneta segnala il forte aumento (+62%) a settembre di spedizioni e-commerce verso l’Europa, a fronte di una espansione media degli invii dalla Cina di prodotti acquistati on line di ‘solo’ il 18%. Di contro, le spedizioni di e-commerce dalla Cina verso gli Usa sono diminuite del 34% su base annua.
Quanto ai prossimi mesi, come accennato per Xeneta il quadro sarà più favorevole per gli acquirenti piuttosto che per i fornitori di servizi di trasporto aereo, sebbene i primi potranno trarre vantaggio dalla situazione “solo se riusciranno davvero a vendere i loro prodotti”.
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