A ottobre in Europa un netto miglioramento della capacità di stiva (ora al -7,2%)
Mentre Clive Data Services nei giorni scorsi ha gettato uno sguardo sulle spedizioni aeree globali a novembre, concludendo che queste hanno vissuto un rallentamento e che quindi ancora non si è nella peak season, Iata ha ora diffuso le sue statistiche ufficiali relative invece a ottobre I dati dell’associazione evidenziano per il decimo mese ancora […]
Mentre Clive Data Services nei giorni scorsi ha gettato uno sguardo sulle spedizioni aeree globali a novembre, concludendo che queste hanno vissuto un rallentamento e che quindi ancora non si è nella peak season, Iata ha ora diffuso le sue statistiche ufficiali relative invece a ottobre
I dati dell’associazione evidenziano per il decimo mese ancora una progressione della domanda globale, superiore del 9,4% a quella dello stesso mese del 2019, a fronte di una capacità in miglioramento rispetto ai mesi precedenti e inferiore solo del 7,2% a quella di due anni fa.
Per l’Europa l’andamento è stato anche in questa occasione leggermente peggiore rispetto alle medie globali, ma meno che in passato. La domanda è stata infatti superiore dell’8,6% rispetto a quella dell’ottobre 2019 (in progressione quindi rispetto al +5,8% di settembre), mentre la capacità è stata sullo stesso livello di quella globale (-7,2% rispetto all’ottobre 2019), anche in questo caso un dato che evidenzia un significativo miglioramento rispetto al 12,8% del mese di settembre.
Commentando i risultati, il direttore generale di Iata Willie Walsh ha osservato come la crisi della capaictà “si stia lentamente risolvendo” grazie all’apporto dei voli passeggeri che man mano vengono reintrodotti ma ha espresso anche preoccupazione per la gestione della variante Omicron da parte dei governi, che potrebbe portare a un riacutizzarsi del problema. Al riguardo anzi Walsh h invocato una “urgente revisione” delle politiche di restrizione, descritte come “errori”.
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