Con quali compagnie aeree lavorate nel cargo?
“Con AirbridgeCargo abbiamo appena rinnovato il contratto di ramp handling e lo stesso avevamo fatto un anno fa con Cargolux. Poi nel nostro portafoglio clienti annoveriamo diversi altri vettori fra cui Asiana Airlines, Cathay Pacific, Cargolux Italia, DHL, Etihad Crystal Cargo, FedEx, Mistral Air, Korean Air Cargo, Volga-Dnepr, Saudi Arabian Airlines e per quanto riguarda l’aeroporto di Linate anche TNT”.
Dott. Morosi ci rivela invece qualche numero sui risultati e sulle quantità di merci movimentate da Airport Handling annualmente?
“I dati del 2016 parlano di 93.326 aerei lavorati, 369.377 tonnellate di merce e 66 compagnie aeree servite a livello generale. Nello specifico del settore cargo a Malpensa l’anno scorso avevamo movimentato 357.650 tonnellate di merce mentre a Linate i carichi imbarcati e sbarcati sono stati 11.727 tonnellate.”
Recentemente siete stati protagonisti di diverse operazioni di handling spettacolari a Malpensa (Maserati e pezzi di impiantistica). Quali sono le peculiarità dei servizi offerti da Airport Handling?
“Negli ultimi anni il mercato sta ponendo un’attenzione crescente ai carichi speciali per dimensioni, peso e complessità nelle operazioni d’imbarco e sbarco. L’attività sta diventando sempre più complessa a fronte di tempi di transito degli aerei che invece vanno progressivamente riducendosi e per questo le compagnie aeree scelgono di affidarsi a fornitori in grado di offrire un servizio strutturato e h24. Il mercato dei carichi non standard sta crescendo rapidamente perché i vettori aerei grazie a queste spedizioni di elevata volumetria riescono ad aumentare la percentuale di riempimento delle stive e al tempo stesso hanno ritorni in termini di marginalità superiori rispetto ai carichi cosiddetti tradizionali.
La recente spedizione di Maserati alla quale abbiamo contribuito si inserisce invece in un mercato, quello dell’automotive, che sappiamo essere uno dei nostri punti di forza. Per dare un’idea posso dire che ogni anno gestiamo la movimentazione di circa 3mila autovetture che quasi sempre sono auto di lusso.”
Il mercato riconosce e apprezza l’affidabilità e la qualità dei servizi offerti?
“Certamente sì. Il mercato del cargo aereo è sempre più competitivo e Airport Handling sente di aver contribuito alla crescita di questo comparto negli ultimi anni a Malpensa. Le compagnie aeree affidandosi a noi ci confermano il loro apprezzamento nella qualità e nell’organizzazione dei servizi offerti, in particolare uno dei nostri vantaggi competitivi è quello di poter garantire la massima flessibilità nella fornitura di personale e attrezzature anche nei casi (frequenti) in cui avvengano cambi improvvisi nella programmazione degli orari di atterraggio e decollo degli aerei.”
Airport Handling figura tra i soggetti interessati ad Alitalia handling, quali sono i prossimi step di crescita che l’azienda prevede di compiere?
“D’ora in poi punteremo sulla differenziazione cercando di offrire ai clienti uno spettro più ampio di servizi. A questo proposito stiamo studiando diverse soluzioni in vari ambiti d’attività. Anche dal punto di vista del nostro network abbiamo intenzione di espandere la nostra presenza in Italia e in particolare guardiamo agli aeroporti con volumi significativi, dunque Venezia e Roma Fiumicino.”
Investimenti significativi in cantiere?
“Oltre al piano di sviluppo appena citato, ogni anno Airport Handling destina il 3% del proprio giro d’affari (circa 80 milioni di euro nel 2016) a investimenti in nuove attrezzature per un continuo rinnovo e aggiornamento della flotta di mezzi impiegati. Attualmente disponiamo di 61 cargo loader, 130 passerelle per i passeggeri, 13 forklift, 1.900 cart, 170 trattori, 92 nastri trasportatori e altri mezzi vari. L’investimento più significativo fatto di recente per il nostro equipment di terra è stato il nuovo AMSS Atlas 5K-loader presentato pochi mesi fa e consegnato a Airport Handling lo scorso settembre. Il primo impiego è avvenuto il 13 ottobre per un carico a bordo di un aereo Cargolux a Malpensa.”
Nicola Capuzzo