Flying Basket sperimenta le consegne via droni ai rifugi alpini
Assicurate forniture per oltre una tonnellata nell’ambito di 21 voli durante l’estate 2025

Ventuno voli, quattro rifugi alpini raggiunti, oltre una tonnellata di carico trasportato. Sono i numeri del progetto pilota realizzato da FlyingBasket, tech company altoatesina attiva nella progettazione e sviluppo di droni cargo per la logistica, per conto della Provincia Autonoma di Bolzano che ha preso vita questa estate. Uova, birra, latte, pane e succo di mela, così come estintori, sono stati i principali beni trasportati ad alta quota, mentre sulla via del ritorno i velivoli a guida autonoma hanno ricondotto a valle casse e fusti vuoti.
A essere stati serviti da questo innovativo progetto sono stati in particolare i rigugi Borletti, Payer, Vedretta Pendente e Vallaga, con voli che hanno raggiunto quote di oltre 3.000 metri e che hanno movimentato fino a 90-120 kg all’ora, per un totale di circa 1.000 kg di beni consegnati.
Tradizionalmente, ricorda Flying Basket, i rifornimenti dei rifugi avvengono tramite elicotteri, con costi elevati e impatti ambientali significativi. Rispetto a questa modalità, i droni cargo rappresentano un’alternativa più sostenibile, efficiente e sicura. In particolare in un contesto come quello altoatesino, dove il turismo è in crescita e i rifugi sono sempre più frequentati, la logistica diventa una sfida centrale, consentendo di limitare alcune delle criticità legate all’overtourism.
“Siamo molto orgogliosi di aver portato a termine con successo questo progetto – ha dichiarato Moritz Moroder, Ceo e cofondatore di FlyingBasket, nata in Alto Adige nel 2015. “I droni cargo possono rappresentare una rivoluzione nella logistica alpina: più sostenibili degli elicotteri, più sicuri ed economici, capaci di servire i rifugi senza impattare negativamente sull’ambiente. È un passo importante che rafforza il legame tra innovazione tecnologica e territorio, con l’obiettivo di rendere la montagna sempre più accessibile e rispettata».
Il progetto pilota condotto nell’estate 2025 – ha commentato l’assessore alle Opere Pubbliche della Provincia Autonoma di Bolzano, Christian Bianchi – “ha dimostrato che il rifornimento dei rifugi alpini tramite droni è oggi una realtà concreta e affidabile”. Come Provincia, ha aggiunto, “continueremo a sostenere con convinzione questi progetti innovativi”.
Nel dettaglio, il progetto ha assicurato al rifugio Borletti, a 2.188 metri di quota, 391 kg di carico, superando un dislivello di 580 metri; il rifugio Payer, a 3.023 metri, ha visto consegnati 40 kg, guadagnando ben 1.190 metri di quota; il rifugio Vedretta Pendente, situato a 2.586 metri, ha ricevuto 260 kg di materiali con voli che hanno superato i 900 metri di dislivello; infine, il rifugio Vallaga, a 2.481 metri, ha ricevuto 337 kg di beni, con un dislivello di 600 metri. Ciascuna missione è stata portata a termine nell’arco di una singola giornata, con durate comprese tra due ore e quaranta minuti e poco meno di cinque ore.
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