Asiana rimanda la decisione sulla cessione della sua attività cargo
La mossa avrebbe lo scopo di agevolare l’acquisizione della compagnia sudcoreana da parte della connazionale Korean Air Lines

Asiana Airlines ha deciso di posticipare la decisione relativa alla eventuale cessione della sua attività cargo. Lo riporta Reuters, segnalando che una riunione del consiglio di amministrazione della compagnia che si è svolta ieri proprio per deliberare su questo punto si è in realtà risolta in un nulla di fatto e che un altro meeting, con lo stesso scopo, si terrà nell’arco del prossimo mese.
La spinta nei confronti di Asiana a cedere la sua attività merci era arrivata dal suo prossimo (probabile) acquirente, ovvero la compagnia connazionale Korean Air Lines, che l’ha suggerita come ‘rimedio’ per superare alcune delle preoccupazioni dell’antitrust europeo proprio in merito alla operazione di takeover. Un’altra iniziativa per favorire uno sguardo più benevolo dell’organismo Ue allo studio sarebbe l’abbandono da parte di Korean Air dei collegamenti verso quattro destinazioni europee.
La prospettiva di una fusione (per acquisizione) tra le due principali compagnie di trasporto aeree sudcoreane era emersa già verso la fine del 2020, con il lancio di un’offerta pubblica di acquisto da 1,62 miliardi di dollari da parte di Korean Airlines su quella che fino a oggi è la sua principale rivale, appunto Asiana Airlines. L’operazione, progettata anche a seguito di un peggioramento dei volumi nel comparto merci vissuto da entrambe a seguito dell’inasprimento delle relazioni con il Giappone, aveva anche lo scopo dichiarato di stabilizzare il mercato delle connessioni aeree nella Corea del Sud.
Se per i due partner era stato piuttosto facile ottenere, già a inizio 2022, il benestare alla fusione dall’autorità garante della concorrenza di Singapore (secondo la quale l’operazione non avrebbe limitato la competizione nel comparto del trasporto merci), così come da altri paesi, il percorso si è rivelato invece in salita in Europa. Lo scorso febbraio, il relativo organismo antitrust ha infatti aperto una indagine ad ampio spettro sull’operazione, ritenendo che questa potrebbe influire sul livello di competizione del trasporto aereo di passeggeri e merci tra Corea del Sud ed Europa, essendo le due controparti i primi due vettori del paese asiatico e avendo stabilito finora tra loro un rapporto di forte concorrenza.
A quel punto, Korean Air Lines avrebbe proposto alla Commissione Europea, nell’ambito delle trattative che lì hanno preso il via, di cedere il business cargo di Asiana e di abbandonare i collegamenti verso quattro destinazioni europee (che secondo Reuters sarebbero Barcellona, Francoforte, Parigi e Roma). Una fonte aveva inoltre dichiarato all’agenzia che Korean avrebbe già avviato trattative al riguardo con diverse compagnie e che probabilmente avrebbe poi siglato un accordo per la vendita con un operatore connazionale.
La mancata decisione assunta nell’ultima riunione del board di Asiana potrebbe però ritardare l’intero iter, dato che stando a quanto riporta ancora Reuters, l’intenzione iniziale di Korean Air era quella di sottoporre già alla fine di ottobre alla Commissione Europea il suo pacchetto di iniziative con lo scopo di ottenere infine suo parere favorevole alla acquisizione della collega-rivale.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY