Bozzolo (SAVE): “Venezia cresce nel 2018 e investe ancora sul freddo”
La seguente intervista a Camillo Bozzolo, direttore commerciale aviation del Gruppo SAVE, e dedicata all’aeroporto Marco Polo di Venezia è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY. Quali sono le principali dotazioni infrastrutturali dell’aeroporto di Venezia nel settore merci? “L’aeroporto di Venezia dispone di un cargo building di circa 6.000 […]
La seguente intervista a Camillo Bozzolo, direttore commerciale aviation del Gruppo SAVE, e dedicata all’aeroporto Marco Polo di Venezia è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY.
Quali sono le principali dotazioni infrastrutturali dell’aeroporto di Venezia nel settore merci?
“L’aeroporto di Venezia dispone di un cargo building di circa 6.000 mq di superficie destinato alla movimentazione di general cargo. Si tratta di un unico magazzino al cui interno operano due handler: Save Cargo e Xpress Handling. Ci sono poi due ulteriori magazzini dedicati ai corrieri DHL e UPS che occupano una superficie complessiva di 4.500 mq. In totale, dunque, alla movimentazione delle merci l’aeroporto di Venezia dedica circa 10.000 mq di superfici. Nel nostro scalo opera anche il terzo principale courier a livello internazionale, FedEx Tnt, che utilizza il magazzino di Save Cargo.
Nel 2017 Venezia ha movimentato 60.000 tonnellate, di cui circa la metà da parte dei corrieri espresso, mentre le nostre aspettative per il 2018 sono di chiudere l’anno con circa 70.000 tonnellate, di cui 40.000 riferibili al traffico general cargo.”
Qualche numero sull’occupazione?
“Per quanto riguarda il magazzino generale dell’aeroporto di Venezia gli addetti sono 120 a cui si sommano altri 250 addetti dei courier Dhl e Ups.”
Quali e quante compagnie aeree garantiscono trasporto merci da e per Venezia?
“Tutti i vettori offrono servizi cargo da Venezia, alcuni di questi non operano sull’aeroporto direttamente, ma garantiscono il servizio tramite i cosiddetti voli gommati. Sulle 40.000 tonnellate attese per il 2018 del general cargo, l’aviocamionato pesa per meno di 5.000 tonnellate.
L’elevata crescita dei volumi di merce registrata quest’anno, pari a circa il 15%, è collegata al forte aumento dei voli.
Si tratta infatti di un anno particolarmente positivo per Venezia, soprattutto in relazione all’apertura di due nuovi voli intercontinentali, Chicago di American Airlines e Seul di Asiana Airlines, che si aggiungono alla ricca offerta del Marco Polo. Nella stagione estiva, da marzo ad ottobre, il nostro aeroporto è infatti già collegato con il Nord America dai voli su New York e Atlanta di Delta Air Lines, su New York di United Airlines, su Philadelphia di American Airlines, su Montreal e Toronto di Air Canada e Air Transat. Spostandoci verso est, tutto l’anno operano a Venezia Emirates Airlines su Dubai e Qatar Airways su Doha, ai quali si è aggiunto il volo su Seoul, primo collegamento di linea diretto da Venezia verso il Far East, operato da Asiana Airlines tre volte a settimana.”
Quali aree in Italia serve in particolare il vostro scalo?
“L’attività merci del nostro aeroporto è strettamente collegata a quella delle aziende del territorio che per le loro esportazioni possono contare sull’efficienza delle nostre infrastrutture. Pensiamo ai settori dell’occhialeria, della lavorazione della pelle, a quello alimentare, all’industria delle calzature, per fare solo alcuni esempi di eccellenze che caratterizzano la nostra area ”
Non ci sono però solo le linee intercontinentali, vero?
“Il nostro scalo è collegato con i principali hub europei. Oltre alle linee intercontinentali vi sono certamente i collegamenti di corto e medio raggio effettuati da vettori come Lufthansa, che con l’aeroporto di Venezia ha un rapporto di lunghissima data, o come Turkish Airlines o Aeroflot. Se un domani la maggior parte delle compagnie aeree operassero a Venezia con aeromobili wide-body con capacità per accogliere i pallet in stiva, si aprirebbero ulteriori nuove prospettive per il settore cargo”.
Dove è diretta la merce che parte da Venezia?
“L’export è il principale driver per il nostro cargo. Le principali destinazioni sono gli hub da noi serviti, da cui la merce raggiunge le destinazioni finali distribuite in ogni parte del mondo”.
In termini di nuovi progetti e investimenti quali novità ci sono in cantiere a Venezia per il settore merci?
“Lo sviluppo dell’aeroporto di Venezia è regolato da un Master Plan che, sulla base del progressivo aumento dei volumi di traffico, pianifica la realizzazione di nuove infrastrutture all’interno dell’aeroporto. I voli intercontinentali, in particolare, determinano la necessità di nuovi adeguamenti. Tra questi, ad esempio, l’ampliamento delle celle frigo, in considerazione dell‘aumento dell’esportazione di prodotti alimentari. Nei prossimi mesi raddoppieremo la superficie del magazzino refrigerato portandolo a 400.000 mq, con un investimento di 400mila euro. Tra gli investimenti futuri vi è inoltre la realizzazione di un nuovo magazzino di DHL di 7.000 mq che sarà operativo nel 2019″.
Nicola Capuzzo
INSERTO SPECIALE: “Il cargo negli aeroporti italiani” (FREE DOWNLOAD)