• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Supply Chain Italy
    • Super Yacht 24
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia

Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia

logo AIR CARGO ITALY
  • Home
  • Italia
  • Estero
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Fornitori & Servizi
  • Italia
  • Estero
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Legale
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Supply Chain Italy
    • Super Yacht 24
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia

Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia

Italia

Fratelli d’Italia e i trasporti: cosa aspettarsi

Azzardato, a urne ancora ‘calde’, fare previsioni su quello che la tornata elettorale appena conclusa comporterà per il mondo dei trasporti. Un dato, tuttavia, è possibile evidenziarlo. Per molti gli equilibri della coalizione vincente sono differenti rispetto a quelli attesi. Fratelli d’Italia ha ottenuto un risultato in linea o migliore del previsto, ma soprattutto a […]

di Nicola Capuzzo
26 Settembre 2022
Stampa
Giorgia Meloni

Azzardato, a urne ancora ‘calde’, fare previsioni su quello che la tornata elettorale appena conclusa comporterà per il mondo dei trasporti.

Un dato, tuttavia, è possibile evidenziarlo. Per molti gli equilibri della coalizione vincente sono differenti rispetto a quelli attesi. Fratelli d’Italia ha ottenuto un risultato in linea o migliore del previsto, ma soprattutto a pesare potrebbe essere l’opposto andamento (rispetto alle aspettative) di Forza Italia e Lega. Possibile che quest’ultima, rimasta ampiamente sotto il 10%, possa dover rinunciare all’atteso numero di caselle di peso, sicché il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, quasi ‘destinato’ al già viceministro Edoardo Rixi, potrebbe essere fra le rinunce.

Per il resto, a offrire qualche indicazione c’è il programma di FdI, per quanto, come tutti i programmi, si tratti di un ultragenerico elenco di buoni propositi, più o meno condivisi con la stragrande maggioranza delle forze politiche, e non certo di proposte di legge puntuali e dettagliate.

Ad esempio, si ripropina senza particolari argomentazioni né alcun dettaglio di approfondimento la narrazione del “vetusto patrimonio infrastrutturale italiano” così come si richiama quale nesso consequenziale, senza minimamente considerare la problematica della consistenza quali-quantitativa degli uffici tecnici delle stazioni appaltanti, l’esigenza di “rafforzare la capacità amministrativa degli enti attuatori con particolare riferimento alle procedure autorizzative degli interventi infrastrutturali complessi, semplificare i processi di affidamento, razionalizzare le strutture adibite all’esecuzione dei progetti, snellire norme e procedure”.

Il tutto naturalmente si riflette nell’obiettivo di un “mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del Fondo complementare e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche (…) con l’obiettivo destinare maggiori risorse all’approvvigionamento e alla sicurezza energetici”.

Immancabile il “Nuovo impulso e rilancio degli investimenti in infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali. Rendere l’Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere. Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia e dall’Adriatico al Tirreno”.

Anche per FdI poi bisogna “Realizzare un nuovo Piano nazionale per la mobilità, che sia di indirizzo per Regioni e aree metropolitane. Irrobustire la Cura del ferro dando maggiore slancio all’ammodernamento di treni, ferrovie e stazioni. Estensione delle reti Alta Velocità e Alta Capacità. Recupero del ritardo infrastrutturale del Sud Italia”. A questo scopo indispensabile per Fratelli d’Italia “costruire il ponte sullo Stretto di Messina, opera simbolo e strategica per lo sviluppo del sistema trasportistico italiano”.

Immancabile, sul fronte aereo, il richiamo alla vicenda Ita, con il proposito di “incentivare lo sviluppo del sistema aeroportuale, rivedendo il Piano nazionale degli aeroporti, in base al quale stabilire il più corretto ed efficiente ruolo della compagnia di bandiera”, e imprescindibile la strizzata d’occhio a una categoria come l’autotrasporto, da sostenere “anche incentivando il ricambio del parco circolante”. Quanto al fronte mare il partito di Giorgia Meloni vuole “potenziare l’intermodalità anche nell’ottica della Blue economy, che promuoveremo con il progetto Italia porto d’Europa per tornare protagonisti nel Mar Mediterraneo”.

Arcano da esegeti il dichiarato intento di “sostituire l’attuale concetto di ‘servizi minimi’ con un sistema di ‘livelli essenziali di trasporto’ che assicuri continuità territoriale alle aree interne, montane e isolane”, è invece un chiaro omaggio alla rivendicata natura sovranista la “Tutela delle infrastrutture strategiche nazionali: garantire la proprietà pubblica delle reti sulle quali le aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a partire da quella delle comunicazioni. Clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale, anche sotto l’aspetto economico, per le concessioni di infrastrutture pubbliche, quali autostrade e aeroporti. Tutela delle aziende strategiche attraverso un corretto ricorso al golden power”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Argomento
Tutte le notizie
Air China cargo – Airport Handling
Spedizioni aeree globali in crescita (+4%) anche ad aprile
Il settore si attende però ora un ‘caos logistico’ con la fine del regime de minimis negli Usa
  • cargo aereo
  • de minimis
  • spedizioni aeree globali
  • Xeneta
2
Ricerche & Studi
2 Maggio 2025
LOGHI SPONSOR FORUM ACI 2025
Ecco i relatori già confermati per il Forum di AIR CARGO ITALY del 7 marzo a Malpensa
Gli argomenti al centro del dibattito saranno E-commerce, droni, general cargo, charter, dazi, progetti aeroportuali, alleanze e il futuro del…
  • AIR CARGO ITALY
  • forum
  • hotel Sheraton
  • Malpensa
  • tavola rotonda
2
Economia
14 Febbraio 2025
Panalpina aereo a Malpensa (14)
Anche il cargo aereo italiano guarda con apprensione al rischio dazi di Trump
Esperti a confronto sul tema “Trump e i dazi: la guerra commerciale e l'impatto sul Made in Italy”
  • dazi
  • Italia
  • scambi commerciali
  • Stati Uniti
  • Trump
4
Economia
23 Gennaio 2025
One Air
Volumi globali dal cargo aereo ancora in aumento nel 2025 (+5,8%) secondo Iata
Secondo l’associazione il prossimo anno le spedizioni genereranno ricavi per 157 miliardi di dollari
  • IATA
  • ricavi cargo aereo
  • spedizioni aeree globali
1
Ricerche & Studi
10 Dicembre 2024
Iata statistiche cargo aereo luglio 2024
Cargo aereo ai massimi storici secondo le statistiche di Iata a luglio
La crescita della capacità cargo è la più alta da quando è stato registrato un balzo eccezionale nel gennaio 2024
  • 2024
  • aereo
  • cargo
  • crescita
  • dati
  • domanda
  • IATA
  • luglio
  • merci
  • offerta
  • ripresa
  • spedizioni
  • statistiche
  • trasporto aereo
2
Ricerche & Studi
28 Agosto 2024
Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia
  • Home
  • Italia
  • Estero
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Fornitori & Servizi

© AIR CARGO ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)