Il commercio globale a due velocità: i dati dei paesi del G20 nel secondo trimestre
Il commercio di servizi supera la performance delle merci: forte l’impulso da parte del turismo e dell’Itc

Un’analisi della World Trade Organization relativa al secondo trimestre del 2025 svela una dinamica commerciale disomogenea: la crescita, risultata modesta per lo scambio di merci, ha visto un’accelerazione significativa nel settore dei servizi, influenzata dall’instabilità economica e dalla svalutazione del dollaro.
Nel periodo compreso tra aprile e giugno 2025, le esportazioni di merci del G20 hanno segnato un rialzo congiunturale del +2,6%, raggiungendo un valore complessivo di 4.809,5 miliardi di dollari. Al contrario, le importazioni (a quota 4.820,5 miliardi di dollari) sono rimaste invariate, in gran parte per effetto della brusca contrazione del -18,4% delle importazioni statunitensi, che ha fatto seguito a un’impennata nel trimestre precedente.
A livello regionale, le performance sono state molto eterogenee. In Nord America, oltre al calo delle importazioni Usa, il Canada ha registrato una flessione delle esportazioni del -9,7% dovuta al prezzo del petrolio. Asia ed Europa hanno invece guidato la crescita: le esportazioni sono aumentate del +2,5% in Cina, del +7,1% in Corea e del +4,7% nell’Unione Europea. Le performance più notevoli sono state quelle di Germania (+7,4%), Francia (+6,0%) e Italia (+5,9%).
Il commercio di servizi ha dimostrato una maggiore vitalità. Le esportazioni sono progredite del +4,7% (congiunturale), mentre le importazioni sono cresciute del +2,9%. La Wto ha attribuito questo slancio al deprezzamento del dollaro e all’incertezza commerciale che spinge le aziende a un maggior ricorso ai servizi.
Anche a livello regionale, il settore ha mostrato un’intensa espansione. In Europa, le esportazioni di servizi della Germania sono cresciute del +9,8% e quelle dell’Italia del +10,2%, in entrambi i casi con un forte impulso da parte del turismo e dei servizi professionali. In Asia, i servizi hanno visto un’espansione significativa in Giappone (+4,4%), Corea (+3,0%) e Cina (+6,3%), trainati soprattutto dal turismo e dal settore dell’Ict.
Da questi dati il secondo trimestre del 2025 mostra un’economia globale che naviga in un contesto di forte incertezza, dove il commercio di servizi si rivela più dinamico e resiliente rispetto a quello di merci.
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