Intesa sul rinnovo del CCNL del trasporto aereo
Intesa ‘tecnica’ raggiunta tra le associazioni datoriali Assaeroporti, Assaereo, Assocontrol, Assohandlers, Fairo, Federcatering e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo sul rinnovo della parte generale del CCNL del trasporto aereo. In particolare, sono state definite norme di armonizzazione con lo scopo di dare concreta attuazione alle recenti modifiche legislative riguardanti […]
Intesa ‘tecnica’ raggiunta tra le associazioni datoriali Assaeroporti, Assaereo, Assocontrol, Assohandlers, Fairo, Federcatering e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo sul rinnovo della parte generale del CCNL del trasporto aereo.
In particolare, sono state definite norme di armonizzazione con lo scopo di dare concreta attuazione alle recenti modifiche legislative riguardanti le tutele sociali e il mercato del lavoro, nonché a incentivare il costante confronto tra le parti con la valorizzazione dell’Osservatorio Nazionale del Trasporto Aereo.
L’accordo avrà efficacia solo dopo la stipula delle singole parti specifiche, i cui negoziati inizieranno a breve.
“E’ un passo importante quello fatto oggi in quanto, in un settore liberalizzato, non è scontato fare passi in avanti – hanno commentato le quattro organizzazioni sindacali, sottolineando che – i miglioramenti riguardano gli articoli relativi ai diritti e le tutele sociali per tutti i lavoratori del settore, compresi i dipendenti di Enav”.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno evidenziato che, come detto, l’intesa è propedeutica all’avvio del confronto per le sezioni specifiche in cui sono definite classificazione, norme di impiego e trattamenti economici. Secondo le organizzazioni permangono però tutte le problematiche alla base dello sciopero che si è consumato il 21 maggio scorso, per le quali devono essere trovate soluzioni a livello istituzionale. Le quattro sigle hanno quindi rinnovato al MIT “la richiesta urgente di confronto affinché quanto convenuto oggi diventi il minimo comune contrattuale del settore. Le aziende devono competere attraverso la qualità dell’offerta commerciale e facendo efficienza. Non praticando, sotto gli occhi del regolatore, azioni di dumping contrattuale”.