Poste Italiane testa consegne urbane con droni a Torino
Nei giorni scorsi a Torino si è svolto un volo test in area urbana di un drone Fb3 in grado di trasportare carichi pesanti (con capacità fino a 100 kg). Protagonisti della sperimentazione sono stati FlyingBasket, società di Bolzano che ha sviluppato i velivoli a guida autonoma, Leonardo e Poste Italiane. La ‘missione’ è iniziata […]
Nei giorni scorsi a Torino si è svolto un volo test in area urbana di un drone Fb3 in grado di trasportare carichi pesanti (con capacità fino a 100 kg). Protagonisti della sperimentazione sono stati FlyingBasket, società di Bolzano che ha sviluppato i velivoli a guida autonoma, Leonardo e Poste Italiane.
La ‘missione’ è iniziata con il decollo di due droni dal centro di smistamento del capoluogo piemontese di quest’ultima, ognuno con un carico da 26 kg (il primo collocato in un vano, il secondo in una imbracatura, che permette di servirsi di questa modalità di trasporto anche in assenza di una struttura per l’atterraggio). I due mezzi, volando sopra il fiume Stura di Lanzo, hanno percorso ognuno 3,9 chilometri.
“Questa missione ha dimostrato l’incredibile potenziale dei droni cargo nelle aree metropolitane. Oggi trasportiamo 100 kg con un singolo drone, in futuro una flotta di droni autonomi non solo sarà in grado di tenere il passo con la crescente domanda della logistica, ma aumenterà anche la flessibilità e ridurrà i tempi di consegna” ha commentato l’amministratore delegato di Flying Basket, Moritz Moroder.
Leonardo ha sottolineato come il volo sia avvenuto in “un ambiente pienamente rappresentativo del requisito logistico di ‘middle mile delivery‘, sorvolando aree urbane con diversi livelli di densità antropica”. In particolare le prove a terra e in volo, ha spiegato, si sono svolte “partendo da un centro di smistamento di Poste Italiane e sorvolando l’impianto a interramento controllato di Basse di Stura messo a disposizione da Amiat, società del gruppo Iren”, e hanno permesso di “testare ulteriormente la movimentazione di merci pesanti, validare le capacità di carico e scarico negli hub dell’operatore logistico e valutare, in parallelo, gli impatti tecnologici, procedurali e di public acceptance”.
Il progetto, ha aggiunto ancora la nota della società, “sta testando in anticipo sugli obblighi regolamentari, alcuni servizi relativi allo spazio aereo dedicato agli aerei pilotati da remoto – il cosidetto U-space – in corso di sviluppo da D-Flight (società del gruppo Enav, in partnership con Leonardo e Telespazio)” e ha permesso anche di sperimentare “procedure di gestione dello spazio aereo in coordinamento con Enac”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY