Prima intesa raggiunta tra Alha Malpensa e le sigle di base sull’integrativo aziendale
Il confronto proseguirà su altri punti nei primi giorni di gennaio
Le sigle dei sindacati di base Flai, Usb, Cub Trasporti e AdL hanno annunciato di avere raggiunto una intesa con Alha Airport Mxp rispetto al contratto integrativo aziendale.
“Dopo dodici scioperi ad altissima adesione” – scrivono le organizzazioni – lo scorso 21 dicembre è stato sottoscritto un “verbale di riunione” che impegna l’azienda ad alcune azioni migliorative, le quali toccano il tema delle maggiorazioni, quello della indennità giornaliera (che dal 1 gennaio sarà riconosciuta totalmente “portando da subito un ulteriore aumento di 45 euro al mese”) e quello dell’attuale contratto integrativo in scadenza a giugno 2024 (il quale è stato confermato in tutti i suoi contenuti).
L’accordo affronta inoltre il tema degli aumenti contrattuali, rispetto al quale prevede l’erogazione di un importo pari alla seconda tranche di aumento previsto dal rinnovo del Ccnl di 40 euro, che avrà effetti sul calcolo del Tfr con sei mesi di anticipo (gennaio 2025 anziché, luglio 2025) e analogo anticipo della terza tranche (dicembre 2025 anziché giugno 2026).
“Nella prima decade del mese di gennaio 2024”, prosegue la nota, le parti si incontreranno per affrontare altri punti (una tantum, welfare, produttività), con l’obiettivo di “completare e definire il nuovo contratto integrativo aziendale 2024/2027”. Successivamente l’intesa sarà sottoposta ai lavoratori che la voteranno in un referendum.
“Un importante risultato ottenuto solo grazie alla caparbietà e volontà di tutti i lavoratori di Alha che non si sono mai sottratti al conflitto per ottenere giustizia e dignità, nonostante i sacrifici economici che hanno dovuto affrontare, rispetto ad un rinnovo di Ccnl lontano miglia e miglia dalle aspettative e veri bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici” concludono Flai, Usb, Cub Trasporti e AdL, segnalando che, nonostante questo primo risultato, proseguirà nel frattempo la mobilitazione “per tutte le altre società che ad oggi non hanno dato disponibilità a migliorare le condizioni economiche e lavorative del Ccnl”, preannunciando a questo scopo un nuovo sciopero per il prossimo 8 gennaio.
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