L’aeroporto di Genova continua a lavorare per l’asse con l’Estremo Oriente
Secondo Fuochi (Propeller Milano) lo scalo ha dalla sua la vicinanza con il porto
“Grande attenzione e disponibilità a dialogare con gli operatori genovesi”. Questa, secondo Spediporto, è la reazione incontrata – rispetto a possibili collaborazioni, legate in particolare al cargo aereo – da parte del mondo economico di Hong Kong e Cina dopo la missione della delegazione dell’associazione che qualche settimana fa ha incontrato alcune realtà imprenditoriali e istituzionali dell’area.
Allo stato di avanzamento dei contatti avviati la stessa Spediporto ha dedicato un incontro che ha visto presenti tra gli altri il Comune di Genova, rappresentato dal Vice Sindaco Pietro Piciocchi e dall’Assessore al Porto e alla Blue Economy Francesco Maresca.
“L’unicum propositivo tra visioni delle amministrazioni, grandi investimenti in infrastrutture e progettualità imprenditoriale è quanto serve al territorio per mostrarsi credibile davanti agli investitori internazionali” ha affermato il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, mentre il presidente Andrea Giachero ha sottolineato il contributo del lavoro di Deloitte e della Camera di Commercio italiana di Hong Kong al progetto. In particolare Francesco Vitali di Deloitte Italia Hong Kong ha confermato il supporto dell’azienda alla progettualità e alla fase di presentazione delle opportunità che Genova può offrire.
Infine Riccardo Fuochi, Presidente dell’International Propeller Club di Milano e imprenditore che ha relazioni con Hong Kong, ha sottolineato come il capoluogo ligure abbia tra i suoi punti di forza “la vicinanza tra porto e aeroporto, decisiva per il flusso merci. Genova può diventare un nuovo punto di riferimento per le aziende medie e piccole che qui possono valorizzare le strutture portuali ma anche, ad esempio, flussi di traffico come quelli terra-mare, attualmente non gestiti in Italia”.
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