Precipitato e incendiato un aereo cargo Ups Md-11F in fase di decollo (VIDEO)
L’incidente ha causato la morte di almeno sette persone, di cui tre erano membri dell’equipaggio, e il ferimento di undici

Un tragico evento ha colpito l’Aeroporto Internazionale Muhammad Ali (Sdf) di Louisville, nel Kentucky, ieri, 4 novembre, intorno alle 17:15 ora locale. Il volo cargo Ups 2976, operato con un McDonnell Douglas Md-11F, si è schiantato in fase di decollo, innescando un violento incendio in una zona industriale adiacente allo scalo. L’incidente ha causato la morte di almeno sette persone, di cui tre membri dell’equipaggio, e il ferimento di undici, secondo quanto riportato dal Governatore del Kentucky, Andy Beshear, e documentato dalla Cnn.
L’evento ha immediatamente attivato i protocolli di sicurezza nazionale. L’Aeroporto Internazionale Muhammad Ali di Louisville è la sede di Ups Worldport, l’hub aereo globale della compagnia, una delle infrastrutture logistiche più critiche al mondo, che si estende su oltre 460.000 metri quadrati, impiega più di 12.000 dipendenti e processa oltre due milioni di pacchi al giorno. L’hub opera su un modello hub-and-spoke ed è vitale per le operazioni di spedizione nazionali e internazionali di Ups.
A seguito dello schianto, riporta Cnn, l’aeroporto ha temporaneamente sospeso tutti i voli in arrivo e in partenza, e la stessa Ups ha interrotto le operazioni di smistamento pacchi al Worldport, sottolineando l’importanza della sicurezza e l’impatto sulla catena di fornitura.
L’Md-11F coinvolto, diretto a Honolulu, Hawaii, è un aereo da trasporto merci trimotore a fusoliera larga, costruito originariamente dalla McDonnell Douglas (poi confluita in Boeing nel 1997). Costruito nel 1991 era originariamente un aereo passeggeri. Nel tempo è stato convertito al servizio cargo per la sua grande capacità e funzionalità, soprattutto a fronte dell’aumento dei costi del carburante per i trimotori a getto. La compagnia Klm è stata l’ultima a utilizzarlo per voli passeggeri nel 2014.
Al momento dell’incidente l’areo aveva a bordo circa 144.000 litri di carburante, necessari per la rotta verso le Hawaii; una quantità che ha generato la “massiccia palla di fuoco” e il vasto incendio, creando un rischio significativo di infiammabilità ed esplosione nell’area circostante.
Le testimonianze e i video girati indicherebbero al momento che il velivolo ha faticato a prendere quota, con fiamme visibili sul motore sinistro (motore 1) già durante la corsa di decollo. L’impatto è avvenuto in una zona industriale, colpendo direttamente due attività, tra cui la Kentucky Petroleum Recycling, dove l’aereo ha provocato “esplosioni secondarie” a causa dei serbatoi di stoccaggio (propano e petrolio).
L’indagine è guidata dal National Transportation Safety Board, affiancato dalla Faa. L’Ntsb ha dispiegato un Go-Team di almeno 28 specialisti per recuperare i registratori di volo (scatole nere) e analizzare i detriti, le registrazioni e i dati operativi. Boeing ha offerto assistenza tecnica al team investigativo. Il monitoraggio della qualità dell’aria nell’area e l’ordine di “shelter-in-place” sono stati mantenuti attivi per la gestione dell’incendio e della fuoriuscita di carburante e petrolio.
L’aeroporto è previsto per la riapertura nella giornata di oggi, ma le indagini sul campo richiederanno diversi giorni, data la vastità della scena e la necessità di completare le ricerche per le vittime da parte dei vigili del fuoco.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY



